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mercoledì 13 giugno 2012

Europei 2012: puntata n. 2

Tutto il calcio menata per menata 
rubrica di commento agli Europei di cui si poteva benissimo fare a meno
 
 L'Europeo prosegue e, in alcuni casi, pare una metafora della realtà extra-calcistica. La Grecia, infatti, è in piena crisi e fuori dal club a tutto vantaggio di Russia e Repubblica Ceca. A questo punto, bisogna solo vedere se gli ellenici usciranno prima dall'euro, inteso come moneta unica, o dall'euro quale torneo calcistico.
L'Ucraina ha fatto vedere al mondo che non è solo strage di cani e violazione dei diritti politici e civili, ma anche Sheva e grazie a lui si porta in testa al girone. Per festeggiare, a Kiev, grande grigliata pubblica e gratuita: carne canina in 101 ricette diverse ed oppositori politici, con catena e palla di piombo alla caviglia, a servire i tifosi in festa.
Infine, l'altra squadra di casa -la Polonia- al primo appuntamento ferma la Russia. Al di là dell'allegoria revancista, deve notarsi come a far gol sia stato un calciatore polaccco che, come tradizione impone, non ha un nome, ma una filastrocca da scrivere utilizzando contemporaneamente tutte le consonanti dell'alfabeto (più 2 create per l'occasione) ed una sola vocale: Blaszczykowski. Un vero incubo questo giocatore. Non tanto per le difese avversarie, quanto per i telecronisti italiani.
Polonia divertente e che potrebbe passare il turno, ammesso che non venga squalificata per abuso di consonanti e per la felicità di telecronisti e redattori/correttori di bozze.

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