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sabato 6 marzo 2010

l'Equivoco n. 27

equivoco_06
così avanti da aver superato da un pezzo la data di scadenza

Bar Condicio

Italia. Continua il baillamme politico in seguito al pasticcio sulle lliste elettorali PdL.
A destra si grida al complotto, perchè per due tramezzini si rischia una democrazia  dimezzata. Molte responsabilità possono essere attribuite a loro, però.  Infatti, sapevano che l’incaricato al deposito delle liste, tal Milioni, è un ex-socialista e come tale a mangiare non può rinunciare. É la sua natura.
Sarà per questo che i Radicali ci saranno di sicuro fin dal primo momento alle Regionali: sono abituati ai digiuni, non hanno improcrastinabili esigenze alimentari da soddisfare.
Quelli dell’IdV, invece, per ovviare a tali inconvenienti portano direttamente spiedone, cinghiale ed una catasta di legna, per improvvisare uno spuntino sul momento (il cosiddetto Piano Obelix), giustiziando  “o puorc ‘e foresta” a forza di congiuntivi sbagliati e motteggi popolari.
L’UdC, consapevole dell’esistenza del “Piano Obelix”, arriva equipaggiato solo di uno scadentissimo ed acquoso vinello comprato all’autogrill, ma con poche, abili ed astute mosse perfezionate nel tempo, finisce col farsi invitare alla loro tavolata.
E mentre si crea quest’allegra baldoria bipartisan, il PD si divide: c’è chi vorrebbe unirsi a questa bisboccia improvvisata, che tanto ricorda una Festa de L’unità (ed a qualche anziano militante scende una lacrimuccia); dall’altra parte c’è chi, invece, ritiene la cosa troppo inelegante, poco raffinata, proletaria quasi ! Si finisce, così, a passare il tempo litigando sul da farsi e l’appetito passa in secondo piano, fino a scomparire dai pensieri.
Dopo il D.L. interpretativo sulle elezioni regionali, se ne attende a breve uno sulle regole della par condicio. Innanzitutto, dopo i talk show saranno vietati anche i varietà, poichè ballerine, vallette et similia colà presenti, potrebbero un giorno essere candidate in ParLamento e, finanche, diventare ministro.
Inoltre, durante reclame pubblicitarie o trasmissioni scientifiche non si potrà più parlare di radicali liberi, onde evitare che questi due termini vengano accomunati per antitesi inconscia a piddiellini carcerati.
A proposito di ciò, l’ex senatore Di Girolamo afferma di non essere stato lui «a portare la mafia in parlamento». In effetti, l'accusa dice che è stata la ‘ndrangheta a portare lui a Palazzo Madama.