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martedì 15 settembre 2009

l'Equivoco n. 14

equivoco_06in omaggio in ogni numero Villa Certosa ed i suoi ospiti, collezionali tutti.
Sono 600 soltanto le bamboline riproducenti le ragazze.

Mal di Dante

- Italia. La Curia ha licenziato l’organista di Patrunio (LE), perché in Vign_ok_BASEseguito ad un’operazione di cambio sesso è diventata donna. La logica seguita non fa una grinza: se sei assunto come organista e non hai più l’organo, che ti dovremmo pagare a fare?
La CEI rivendica per l’insegnamento della religione uno status paritario a quello delle altre materie. In tal caso potevano dirlo prima, che avrei chiesto subito l’esonero da matematica (cacchio, se dev’essere uguaglianza sia uguaglianza in tutto e per tutto !).
- Politica. All’ennesimo vanto personale di $ilvio, Franceschini ha riposto testualmente: “Mussolini fece di più”. Ecco, non mettiamogli idee strane in testa hanno commentato dal resto del ParLamento. Rinvenuta, intanto, un graffito a pennarello sul bagno delle signore di Palazzo Madama “Silvio ce l’ha lungo 30 cm”. Considerato che il graffito era a solo 1 m e 10 cm da terra i sospetti si indirizzato sul nano Bagonghi (che ha un alibi fortissimo, è morto), su Ramael il Biondo, re di Lilliput (che afferma di essere stato in vacanza a porto Cervo con Paris Hilton, la quale deve ancora confermare l’alibi) e su un arzillo settantenne visto gironzolare nei dintorni insieme ad un codazzo di bonazze.
La lega, dal suo picnic annuale di Pontida, lancia proclami. Tanto più incandescenti quanto maggiore è la quantità di vino tracannata. Non bastano più il federalismo fiscale, le gabbie salariali e Padania stato libero (o almeno in libertà condizionale), ora pretendono anche Parco delle Vittorie e Viale dei Giardini.
Contestazioni rabbiose di Casini a quest’ultime pretese leghiste, che rivendica su di essi un diritto di prelazione del suocero Gaetano Caltagirone, che avrebbe già pronto  un progetto per la realizzazione di albergo + spa.
La replica a Casini affidata ad un sonoro rutto di Borghezio.
Nel PD, intanto Franceschini e Bersani litigano anche sul menù dell’amichevole cena pre-elettorale. Uno lo vorrebbe a base di pesce, l’altro di carne. Marino ha proposto un buffet, ma gli ex democristiani e socialisti non sono intenzionati a rinunciare alla poltrona, fosse pure sotto forma di sedia impagliata e lo hanno fatto accompagnare fuori dal locale dai buttafuori.
Bruno Vespa prepara il suo one man show sul dopo-terremoto, previsto un plastico scala 12:1 di Onna e de L’Aquila con Berlusconi (scala 1:1), raffigurato mentre dà inizio alla ricostruzione. Reclutate le 59 escluse da Miss Italia per dare il benvenuto al testosteronico premier.
Di Pietro propone di abbandonare il canone e continua “…se non ve li potete permettere questi canòni negli appartamentini, prendetevi cani di taglia più piccola od un altro animaletto”. La situazione viene salvata da un tempestivo di Leoluca Orlando, che citando il sommo Dante -“del cul fece trombetta”-, riesce a distogliere l’attenzione dei giornalisti presenti, immediatamente rapiti dalle sonorità bitonali e posteriori, così popolarmente trash.
Berlusconi, vista la marpionata dell’Orlando, riflette “Cribbio, che bella gag, questa gliela copio al prossimo G8. E non dicano poi che son volgare, è Dante !”.
 Aggiornamento del 16/09/2009:
La fiction di Gabriel Garko ha battuto negli ascolti quella di Vespa e Berlusconi. Per la prossima consegna di case, si sta pensando di ingaggiare Clooney e la Canalis come guest star o almeno la famiglia Cesaroni.

martedì 1 settembre 2009

l'Equivoco n. 13

equivoco_06ATTENZIONE: la lettura di questo pezzo provoca diminuzione delle capacità mentali


l'estaTHE' sta finendo

Dopo oltre un mese di vaCCanza ecco di nuovo in pista l’Equivoco.Vign_ok+ Scusate il ritardo, ma la pista era occupata da Badoer che completava il Gran Premio d’Europa del 18 agosto.
Per il ritorno avremmo potuto stupirvi con effetti speciali, ospiti illustri e scoop sensazionali, ma in fondo se leggete questo fogliaccio invece di un giornale serio non ve li meritate, quindi perché sprecarli così ?
In questi trenta giorni di assenza di trasmissioni sono accadute un pò di cose, ma la notizia più importante è sicuramente l’inizio del campionato di calcio.
Il teorema di Euclide Berlusconi, “Kakà non fa il Milan”, sottoposto alla prova del nove,  rivela un effetto inversamente proporzionale, ovvero “il Milan fa kakà”. Pochi giorni dopo ecco il nostro multifunzionale e tascabile premier (pare che gli svizzeri chiameranno Silvio il prossimo modello del loro celebre coltellino) mischiare calcio e politica e dalla Libia urlare “più rigore per gli extracomunitari”, slogan che va letto nel senso di fischiare più rigori a vantaggio di Ronaldinho o del suo gemello scarso e col piede di legno, che ultimamente gioca col Milan. L’Inter, intanto, gode per il poker calato nel derby, che non poteva non vincere essendo i nerazzurri abituati da anni a trionfare in estate, tant’è che a furia di trofei Birra Moretti il loro ex bomber Adriano è finito con l’avere problemi di alcolismo.
Si apprende che, insieme a Berlusconi, sarà ospite del colonnello Gheddafi anche il capo dei pirati somali. Il Conte Dracula ed il Lupo Mannaro hanno, invece, rifiutato di partecipare al quarantennale della dittatura. Berlusconi giustifica la sua  presenza sostenendo che credeva stessero girando il remake de “la dottoressa ci sta col colonnello” con Nadia Cassini, Alvaro Vitali e Lino Banfi, sostituiti rispettivamente da una velina trombata (in senso elettorale, eh) durante le elezioni,  da tale Silvio B. (chansonnier lombardo-partenopeo) e dal colonnello più riccioluto e tinto che la Libia ricordi.
Sempre con la Libia si sfiora l’incidente diplomatico a causa delle frecce tricolori e del colore della scia che queste dovrebbero rilasciare nel cielo di Tripoli. Gheddafi vorrebbe solo una scia di verde, senza bianco e rosso, ma questo tipo di esibizione è già stata opzionata in esclusiva dalla Lega per il prossimo raduno di Pontida. Improbabile si rischi una crisi interna.
Intanto, dopo le sparate su gabbie salariali, dialetto nelle scuole, videogioco anticlandestini ed altre amenità dovute al caldo torrido, la giunta comunale di Ponte di Legno, luogo in cui furon pronunciate, ha deciso di cambiare nome al paesino, che dal 2 settembre si chiamerà Testa di Legno, mentre un cippo ligneo a forma di cappello conico con 2 orecchie asinine ai lati sarà posto ad imperitura memoria delle massime della famiglia Bossi.