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martedì 1 settembre 2009

l'Equivoco n. 13

equivoco_06ATTENZIONE: la lettura di questo pezzo provoca diminuzione delle capacità mentali


l'estaTHE' sta finendo

Dopo oltre un mese di vaCCanza ecco di nuovo in pista l’Equivoco.Vign_ok+ Scusate il ritardo, ma la pista era occupata da Badoer che completava il Gran Premio d’Europa del 18 agosto.
Per il ritorno avremmo potuto stupirvi con effetti speciali, ospiti illustri e scoop sensazionali, ma in fondo se leggete questo fogliaccio invece di un giornale serio non ve li meritate, quindi perché sprecarli così ?
In questi trenta giorni di assenza di trasmissioni sono accadute un pò di cose, ma la notizia più importante è sicuramente l’inizio del campionato di calcio.
Il teorema di Euclide Berlusconi, “Kakà non fa il Milan”, sottoposto alla prova del nove,  rivela un effetto inversamente proporzionale, ovvero “il Milan fa kakà”. Pochi giorni dopo ecco il nostro multifunzionale e tascabile premier (pare che gli svizzeri chiameranno Silvio il prossimo modello del loro celebre coltellino) mischiare calcio e politica e dalla Libia urlare “più rigore per gli extracomunitari”, slogan che va letto nel senso di fischiare più rigori a vantaggio di Ronaldinho o del suo gemello scarso e col piede di legno, che ultimamente gioca col Milan. L’Inter, intanto, gode per il poker calato nel derby, che non poteva non vincere essendo i nerazzurri abituati da anni a trionfare in estate, tant’è che a furia di trofei Birra Moretti il loro ex bomber Adriano è finito con l’avere problemi di alcolismo.
Si apprende che, insieme a Berlusconi, sarà ospite del colonnello Gheddafi anche il capo dei pirati somali. Il Conte Dracula ed il Lupo Mannaro hanno, invece, rifiutato di partecipare al quarantennale della dittatura. Berlusconi giustifica la sua  presenza sostenendo che credeva stessero girando il remake de “la dottoressa ci sta col colonnello” con Nadia Cassini, Alvaro Vitali e Lino Banfi, sostituiti rispettivamente da una velina trombata (in senso elettorale, eh) durante le elezioni,  da tale Silvio B. (chansonnier lombardo-partenopeo) e dal colonnello più riccioluto e tinto che la Libia ricordi.
Sempre con la Libia si sfiora l’incidente diplomatico a causa delle frecce tricolori e del colore della scia che queste dovrebbero rilasciare nel cielo di Tripoli. Gheddafi vorrebbe solo una scia di verde, senza bianco e rosso, ma questo tipo di esibizione è già stata opzionata in esclusiva dalla Lega per il prossimo raduno di Pontida. Improbabile si rischi una crisi interna.
Intanto, dopo le sparate su gabbie salariali, dialetto nelle scuole, videogioco anticlandestini ed altre amenità dovute al caldo torrido, la giunta comunale di Ponte di Legno, luogo in cui furon pronunciate, ha deciso di cambiare nome al paesino, che dal 2 settembre si chiamerà Testa di Legno, mentre un cippo ligneo a forma di cappello conico con 2 orecchie asinine ai lati sarà posto ad imperitura memoria delle massime della famiglia Bossi.

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