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sabato 11 dicembre 2010

l'Equivoco n. 31

equivoco_06
il foglio che unisce l'inutile al delittuevole

Dalle Escort al nuovo Polo
è sempre la politica
degli incentivi e delle rottamazioni 

Fervono i preparativi per la possibile campagna di primavera,equivoco_32 colonnelli e generali mobilitano le truppe. Intanto, c’è da affrontare la prova della Fiducia.
- La Lega allarma i temibili Tiratori Celti, richiamandoli in servizio con l’urlo di Tarzan sotto forma di rutto perfettamente eseguito da Calderoli su RadioPadania. Il resto del popolo delle nebbie, comunque, è eccitato dalle parole dello sconosciuto intellettuale padano che si firma col nome di “El Trota”, il quale pubblica nella pagina degli annunci dell’Eco di Bergamo de Ura il suo manifesto politico, il più breve della storia, condensato in una sola parola: “HURG !!!”.
- I Finistei predicano il loro mantra “non moriremo berluschiavi” e dichiarano di voler cacciare i mercanti dal tempio. O che almeno si verifichi se questi rilasciano il dovuto scontrino fiscale.
- Sua Bassezza $ilvio I, continua comunque nelle trattative e pare siano in arrivo Braida e Galliani per gli ultimi movimentati e decisivi giorni di campagna acquisti. Ai primi dieci berluschiavi, in cambio dell’anima, 10 vergini ed un cd di Apicella.
equivoco_31- L’UDC, assicura che non è in vendita, ma poche ore dopo corregge il tiro affermando più mitemente che non farà sconti al Cavaliere; possibile, dunque, che un’offerta 3x2 sblocchi la situazione.
Comunque, le negoziazioni procedono; una lettera congiunta di onorevoli pdl-fli afferma: “no alla sfiducia, aprire un tavolo”. Così magnamo meglio e magnamo tutti reciterebbe il sottotitolo.
D’altronde, $ilvio I, pur impegnato nello stage delle innocenti (corso di formazione aperto a minorenni, purchè maggiorate e se un pochino mignotte è meglio, che superate le selezioni di lotta nel cioccolato, bunga bunga e pole dance, potranno diventare, al 18° anno di età, esseri mitologici a metà tra onorevoli e vallette), trova il tempo di ricevere un Bocchino da FLI, quale segno di pace. Anche se sembra che l’incontro sia stato propiziato soltanto in virtù di un’incomprensione verbale non meglio specificata. In ogni caso, l’offesa di “pifferai” proferita dal premier ai terzopolisti, viene considerata dagli analisti politici come una un minus rispetto al “tromboni” di qualche giorno prima ed alimenterebbe le speranze in una fiducia.

- Il PD rimugina sul da farsi ed il loft di veltroniana memoria è sempre più simile a Casa Vianello; pare che la Endemol abbia proposto una sorta di reality show, “the loft”, basato sull’idea di rinchiudere in una ex Casa del Popolo emiliana Bersani, Vendola, D’Alema, Veltroni ed altri leaders e presunti e/o aspiranti tali. Lo show non è ancora stato proposto per il timore di atti di cannibalismo, che in prima serata non possono essere mandati in onda.
Bersani è comunque angosciato; dopo essere salito sui tetti adesso scende nelle piazze, ma ancora non ha trovato il modo per entrare a Palazzo. Inoltre, da un po' di tempo riceve pacchi sospetti (non si capisce se minatori, di scherno o gesto d’ammirazione), con all’interno ortaggi, sempre e soltanto finocchi, tutti accompagnati da un bigliettino dalla tua fruttivendola, per ricordarti che le fibre fanno andare bene di corpo”.

- Di Pietro, sconvolto dal voto di fiducia al governo preannunciato da alcuni suoi onorevoli, parla di “tradimento”, di “albero Giuda” e pare lo abbiano sorpreso nel tentativo di trasmutare l’acqua in vino, dopo che, seppur munito di calcolatrice, aveva fallito il tentativo di moltiplicare pani e pesci.
- Da segnalare, infine, che nella hit parade degli inni politici più brutti della storia repubblicana entra, rude come un Materazzi in overdose da caffé, quello del nano-partito Alleanza di Centro. Un sound ed un testo che se la giocano con “meno male che Silvio c’è” e che pare abbiano provocato lo sdegno persino di Api

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